Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, la Polizia di Stato - Compartimento della Polizia Stradale Puglia e la Compagnia Carabinieri di Modugno hanno eseguito un’ordinanza - emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica di Bari - applicativa della misura cautelare personale nei confronti di 13 soggetti, di cui 2 in custodia cautelare in carcere (l'avvocato Michele Leonetti, classe '83 e Serena Ferri, classe '86 ritenuta la 'maitresse' del gruppo).
Altre 5 persone sono finite agli arresti domiciliari: Cosimo Martiradonna, Rosaria Ceglie, Vincenza Minerva, Francesco D’Ambra e l’avvocato Michael Gisonda.
Una persona (B.S. cl. 1994) con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e altre 5 persone (D.M. cl. 1984; C.F. cl. 1964; A.A. cl. 1975; F.P. cl. 1996; C.V. cl. 1992) con divieto di dimora nei Comuni di Modugno, Santeramo, Trani e Roma.
Contestualmente è stato effettuato il sequestro preventivo, disposto con il medesimo provvedimento, di disponibilità liquide e di beni per un valore di oltre 80.000 euro nei confronti del principale indagato (L.M. cl. 1983).
L'accusa è di associazione per delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, peculato, simulazione di reato, calunnia, autocalunnia, falsa testimonianza, favoreggiamento personale, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative, falsità materiale commessa dal privato, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, alterazione dello stato civile, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, riciclaggio e autoriciclaggio, commessi nel territorio nazionale nel periodo 2016 - 2019.
Sono, complessivamente, 27 le persone indagate, di cui 5 avvocati del Foro di Bari.
Al vertice dell’associazione per delinquere si collocano soggetti residenti nella provincia di Bari, tra i quali un avvocato del Foro di Bari (G.M. cl. 1969) già indagato in passato, anche da questo Ufficio Giudiziario, per plurimi delitti contro il patrimonio.
Il presente procedimento penale è stato avviato a seguito di talune segnalazioni pervenute a questa Procura della Repubblica da diverse compagnie assicurative riguardanti presunte anomalie nella liquidazione di indennizzi conseguenti ad incidenti stradali, riconducibili al medesimo gruppo di persone e le cui vertenze legali sono state patrocinate dal medesimo avvocato del Foro di Bari.
Il sistema truffaldino veniva attuato mediante la produzione di falsa documentazione sanitaria (certificati medici nonché prescrizioni di esami strumentali, di dispositivi ortesici e/o di prestazioni riabilitative artatamente attribuiti - mediante l’uso di timbri e firme falsificate - ad ignari medici privati ed ospedalieri), false testimonianze rese in occasione delle denunce dei simulati sinistri stradali (mai avvenuti, oppure avvenuti, ma falsati nelle dinamiche), la promozione dei corrispondenti giudizi civili (innanzi a diverse Autorità giudiziarie) con reclutamento e “addestramento” di testimoni compiacenti.
Addirittura tra i sinistri simulati sono emersi all’attenzione degli investigatori due incidenti che avrebbero determinato aborti in due donne appartenenti al gruppo criminale, in realtà intervenuti per altre cause. Per uno di essi questa Procura - in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto con l’Associazione Nazionale fra le Imprese assicuratrici (A.N.I.A.) - è riuscita ad impedire, grazie all’attiva collaborazione dell’ufficio antifrode della compagnia assicurativa interessata, la liquidazione di un risarcimento danni di euro 100.000,00 all’avvocato (G.M. cl. 1969) e alla sua cliente.
Dalle attività di indagine è, in più, emerso che la compagine criminale era attiva anche nel favoreggiamento e nello sfruttamento della prostituzione, inducendo o agevolando donne di varia nazionalità a svolgere l’attività di meretricio presso immobili nella propria disponibilità ubicati in Modugno, Santeramo in Colle, Trani (BAT) e Roma, adibiti a falsi centri massaggi (di cui 3 già sottoposti a sequestro) e fittiziamente concessi in locazione ad alcune Onlus. Nello specifico, l’organizzazione si occupava del reclutamento delle donne, dell’inserzione di annunci “hot” su siti internet, dell’ingaggio di centraliniste e telefoniste che prendevano appuntamenti con la clientela, della gestione dell’attività di meretricio e della riscossione dei proventi illeciti.
Inoltre, il promotore nonché organizzatore della compagine criminale l'avvocato Michele Leonetti - in qualità di pubblico ufficiale, perché designato quale amministratore di sostegno dal giudice tutelare (in diverse procedure di volontaria giurisdizione) - avendo, in ragione del suo ufficio, la disponibilità/gestione del denaro giacente sui conti correnti bancari e postali intestati alle persone a lui affidate, in condizioni di minorata difesa e ospiti di strutture socio-sanitarie residenziali, se ne appropriava indebitamente per un ammontare complessivo di circa 68.000 euro. In un caso, l’amministratore di sostegno continuava a percepire l’assegno previdenziale di una persona già defunta da oltre 2 anni.
Con l’ausilio del Compartimento della Polizia Stradale Puglia è stato, poi, possibile contestare anche le gravi ipotesi di reato di riciclaggio e autoriciclaggio di autovetture. Difatti, sempre il principale indagato trasferiva, in due circostanze, autoveicoli oggetto di simulato furto da Bari a Sofia, curandone poi la re-immatricolazione in Bulgaria, con assegnazione di nuova targa e certificazione bulgara, così da impedirne l’identificazione della provenienza delittuosa. Tali automezzi, peraltro, venivano anche reimpiegati in Italia da una società di riabilitazione motoria di diritto bulgaro, con sede in Sofia, riconducibile al suddetto indagato.
Infine, sempre il promotore nonché organizzatore della compagine criminale - pur consapevole di non essere il padre biologico di una bambina nata dalla relazione della propria moglie con un altro partecipe all’associazione per delinquere - dichiarava falsamente all’Ufficiale dello Stato Civile di essere il padre della neonata in sede di formazione del corrispondente atto di nascita e, così facendo, alterava lo stato di famiglia della minore rendendolo non conforme al reale rapporto di procreazione, con il consenso (ed il concorso morale) dei genitori naturali della piccola.
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Buona guarigione red.. Purtroppo l ignoranza è troppa..... - A Cassano si raccolgono f...
X tik toc. Ma in quale atto notarile ha rilevato che io...
Commenti
Ma mi facciano il piacere!
Mi dai del comunista? Embè? Questo è tutto quello che sai dire? Stai frecato.
Posa la bottiglia, senti a me.
Te la prendi con i baresi, con i comunisti, ... Prenditela con chi ha sbagliato (più di una cosa) nella tua educazione, di cui anzi non vi è traccia.
Senti a me, posa la bottiglia e rivolgiti ad un medico, uno bravo però.
Robin Bud, fai il comunista fino a quando puoi, che poi quando i "Baris" di palazzin verranno a darti fastidio, poi vedremo se sarai ancora c*****e o aprirai gl'occhi.
Provare per credere che a scrivere siamo tutto bravi.
Vi dico questa così ci capiamo e smettete di prendere parte dei deficienti.Tra i rifiuti di umido questi ostrogoti di Bari mettono calzini e lamette usa e getta.
Non aggiungo altro.
Ai baresi residenti a Cassano e a tutti quelli che vorranno stabilirsi a Cassano dico: Cassano è molto migliore di certa fezza che parla a cui siete pregati di non dare retta.
anche la mamm di baris è sempre in cinta, infatti i peggiori prendono casa a cassano che tra miseria, affitti non pagabili e denunce per furti, oltraggio, pene pendenti di tutti i generi e modi, qui godono e i scem di cassano come voi, li accolgono a braccia aperte. Poi quando non pagano, carabinieri ogni giorno a far firmare perché delinquenti agli arresti domiciliari, etc etc etc, piangete. E no cari miei, moh muti e rassegnati e i problemi che questa fezza barese vi da, ve li tenete
Sono cassanese.
Solidarizzo con te, però ti dico anche di non prendertela: purtroppo anche a Cassano la mamma degli imbecilli (e degli ignoranti) è sempre incinta. Io francamente sono orgoglioso di avere Bari come capoluogo, ed i baresi mi stanno simpatici. Certe battute, per chi le dice, dimostrano solo ignoranza e cozzalaggine. E peraltro, ti assicuro che chi dice quelle sciocchezze è una sparuta minoranza. A Cassano sono benvenute tutte le persone di buona volontà.
Vorrei però attirare l'attenzione sul fatto che, COME SEMPRE, l'Ordine degli Avvocati non abbia vigilato per nulla su certi suoi affiliati. Molto spesso, magari non succederà non questo caso, quando un cliente ha l'impressione che il proprio avvocato sta giocando sporco l'Ordine raramente rarissimamente prende provvedimenti: quasi sempre tutela e fiancheggia il proprio affiliato. Caro Brunelli, da un piccolo giornale di un piccolo paese di provincia vogliamo aprire questo tema che tocca l'intera categoria dell'avvocatura nazionale? La prego di non avere paura e di intervistare il presidente del Collegio degli avvocati di Bari: gli chieda, quanti provvedimenti disciplinari ha preso la Commissione dei probiviri contro certi avvocati discutibili?
Questo avvocato, oltre a progettare e realizzare truffe, gestiva un giro di prostituzione, truffava le persone deboli di cui aveva tutela giudiziaria, e non aveva scrupoli a dichiarare il falso persino su una piccola bambina attribuendosi una falsa paternità. Possibile che nessuno dei suoi colleghi sapesse? E come mai l'Ordine non ha vigilato? Abbiamo messo in croce Maldarizzi per molto molto molto meno, ma almeno i Carabinieri sono stati attenti e rigorosi. Ma quella era una quisquilia di fronte alla vicenda di questi avvocati.