Parte oggi la campagna di comunicazione che accompagnerà i cittadini nel passaggio alla Nuova Tv Digitale, e che si concluderà a giugno 2022.
“Un passaggio importante che consentirà di avere maggiore attenzione anche dal punto di vista ambientale – dichiara il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti a Montecitorio – Si tratta, infatti, di un salto di qualità nel digitale terrestre sia in termini di efficienza sia in termini di qualità, con il passaggio all’HD. Le nuove tecnologie DVB-T2 porteranno benefici concreti come la qualità video, l’aumento del numero delle tv connesse a internet e migliori servizi, e la possibilità di usufruire di un Bonus Tv per le famiglie a basso reddito che avranno necessità di adeguare i loro impianti”.
Con la nuova campagna di comunicazione, il Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con Invitalia, mette a disposizione dei cittadini informazioni utili nel passaggio come un call center (allo 06 87 800 262), un sito internet e un’ampia campagna stampa cross-mediale. “Lo scopo – conclude Emanuele Scagliusi (M5S) – è garantire la massima trasparenza e un’adeguata informazione sull’impatto delle nuove tecnologie”.
Le modifiche sono scandite in due tappe.
Si comincia il primo settembre 2021, quando tutte le emittenti useranno l'Mpeg-4 (codec già standard per i video sul web). È soprattutto il secondo passaggio – in termine tecnico, switch off – che farà una grossa differenza: entro giugno 2022, le emittenti dovranno passare al nuovo digitale terrestre (il Dvb-T2 Hevc, contro l'attuale Dvb-T1).
Una trasformazione che porterà più qualità e vari vantaggi agli utenti, ma nell'immediato comporta alcuni grattacapi per chi ha un apparecchio non recente.
Il passaggio all'Mpeg-4 e all'alta definizione
Il passaggio all'Mpeg-4 è storico: permette di fare stare più informazioni nello stesso spazio (canale) – comprime meglio dell'Mpeg-2; di conseguenza dovrebbe facilitare l'utilizzo dell'alta risoluzione da parte delle emittenti.
Da dieci anni si vendono tv Mpeg-4 in Italia. Ma lo standard è per ora su canali paralleli a quelli Mpeg-2. Che si aggiungono, insomma, senza switch-off.
È il caso dell'offerta Rai in HD su Tivùsat.
Alcune emittenti cominceranno gradualmente da dicembre di quest'anno a usare Mpeg-4 al posto dell'Mpeg-2. Il 17 dicembre i canali Sky Tv8 e cielo passeranno a Dvb-s2 (satellitare, quindi, non digitale terrestre) con Mpeg-4. Da gennaio sarà la volta 15 canali satellitari su 18 di Mediaset su satellite; idem per La7d. Non sono ancora chiari i tempi dello switch off completo a Mpeg-4 (le tv stanno regolando i piani in questa fase); ancora nel 2021 ci potrebbero esser canali Mpeg-2 su digitale terrestre, ma il passaggio certo si completerà nel 2022 insieme all'arrivo del Dvb-t2.
Il passaggio al Dvbt-2
Questa seconda fase permetterà di liberare spazio di frequenze, necessario per lo sviluppo della rete 5G anche in zone non metropolitane. Il nuovo digitale terrestre infatti permette di trasmettere più informazioni (ossia più canali e/o a maggiore risoluzione) a parità di frequenze occupate.
Come verificare se l'apparecchio è compatibile
Venendo agli aspetti più pratici, è possibile verificare se la nostra tv è compatibile senza bisogno di sfogliare la scheda tecnica. Basta collegarsi al canale 200 (Mediaset) o al canale 100 (Rai). Se appare la scritta “Test HEVC Main10” abbiamo il Dvbt-2.
Forse fare apparire “Compatibile con il nuovo digitale terrestre” era parso troppo banale. Almeno è chiaro il messaggio negativo: “canale non disponibile”.
È anche possibile che a quei canali non appaia né uno né l'altro messaggio; nel qual caso dobbiamo risintonizzare tutti i programmi.
Bonus tv
Abbiamo scoperto di avere una tv non compatibile? Dal 18 dicembre partirà il bonus da massimo 50 euro per l'acquisto di TV e decoder di nuova generazione, adatti alla trasmissione sui nuovi standard digitali. Il bonus per i nuovi televisori sarà riservato a famiglie con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 20mila euro ed è utilizzabile fino a dicembre 2022, ma fino a esaurimento delle risorse. Quest'ultime ammontano attualmente, in totale, a 151 milioni di euro.
Se si rientra nei limiti, è bene quindi affrettarsi a verificare la compatibilità della propria tv e comunicare al negoziante la fruibilità del bonus.
Secondo la legge istitutiva del bonus, questo riguarda solo “apparecchi atti a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi - dotati in caso di decoder anche di presa o di convertitore idonei ai collegamenti alla presa SCART dei televisori - con interfacce di programmi (Api) aperte, laddove presenti, a prescindere dalla piattaforma tecnologica del consumatore, sia essa terrestre, satellitare e, ove disponibile, via cavo”. “Devono incorporare la tecnologia DVB-T HEVC, main 10, di cui alla raccomandazione ITU-T H.256, almeno nella versione approvata il 22 dicembre 2016”, ossia il nuovo digitale terrestre.
La scelta del decoder
Salvo la possibilità di rimediare con un decoder. E qui la scelta è ampia. Chi vuole risparmiare, può trovare modelli a 25-30 euro. Spendendo 50-150 euro si può però passare a modelli che sono ben più di un decoder dvb-t2; ma integrano anche quello satellitare, un hard disk, un registratore, la possibilità di leggere file mkv, avi, mp4 e di supportare i 4K.
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Commenti
Con questi passaggi definiti "epocali" ma che in realtà mirano a tirar fuori altri quattrini, la mia tv resterà sempre più spenta. E spero che altri seguano il mio esempio.
N.b.: si parla di benefici dal punto di vista ambientale...e lo smaltimento di milioni di apparecchi non idonei, lo chiamiamo beneficio?!?!